Caratteristiche: Il paragone più appropriato per questa gemma è quello con il colore di un profondo cielo notturno punteggiato di stelle, infatti nelle sue varietà ed esemplari più belli il Lapislazzuli presenta un'infinità di piccole inclusioni dorate...che spiccano sul blu: si tratta di Pirite che dagli antichi era erroneamente ritenuta oro, forse per questo il Lapislazzuli fu considerato simbolo di grande ricchezza. Allo Zaffiro degli antichi probabilmente corrisponde il nostro Lapislazzuli. Il Lapislazzuli non è un monocristallo, ma un insieme di vari minerali: Haujna, Nozeana, Sodalite, la sua struttura risulta molto compatta proprio perché si tratta di una mineralizzazione. Il suo valore cresce tanto più la colorazione è vivace e più inclusioni di Pirite presenta. Abbiamo la fortuna di ammirare un esemplare di grande bellezza e di straordinarie dimensioni nella Cappella di San Ignazio da Lojola all'interno della Chiesa del Gesù a Roma, i 60 centimetri di diametro di questa boccia rappresentante il globo ne fanno il più grande pezzo conosciuto. Durezza: 6 Provenienza: I giacimenti più noti sono quelli dell'Afganistan: fin dal 1200 si ha notizia dell'estrazione del Lapislazzuli nel Badakshan. In Siberia nei pressi del lago Bikal si rinviene Lapislazzuli di una colorazione molto intensa. Proviene, inoltre, dalle Ande Cilene, questo Lapis è caratterizzato dalla presenza di un'alta percentuale di calcite. Credenze: Innumerevoli credenze sulle virtù di questa gemma la resero un prezioso amuleto da indossare contro l'anemia e l'epilessia ed era considerato infallibile contro la malinconia.